henryluise

Wednesday, January 31, 2007

Silvio Berlusconi

"CaraVeronica,
eccoti le mie scuse. Ero recalcitrante in privato,perche' sono giocoso ma anche orgoglioso. Sfidato in pubblico,la tentazione di cederti e' forte. E non le resisto. Siamoinsieme da una vita. Tre figli adorabili che hai preparato perl'esistenza con la cura e il rigore amoroso di quella splendidapersona che sei, e che sei sempre stata per me dal giorno incui ci siamo conosciuti e innamorati. Abbiamo fatto insiemepiu' cose belle di quante entrambi siamo disposti ariconoscerne in un periodo di turbolenza e di affanno. Mafinira', e finira' nella dolcezza come tutte le storie vere. Lemie giornate sono pazzesche, lo sai. Il lavoro, la politica, iproblemi, gli spostamenti e gli esami pubblici che nonfiniscono mai, una vita sotto costante pressione. Laresponsabilita' continua verso gli altri e verso di se', ancheverso una moglie che si ama nella comprensione enell'incomprensione, verso tutti i figli, tutto questo apre lospazio alla piccola irresponsabilita' di un carattere giocoso eautoironico e spesso irriverente. Ma la tua dignita' nonc'entra, la custodisco come un bene prezioso nel mio cuoreanche quando dalla mia bocca esce la battuta spensierata, ilriferimento galante, la bagattella di un momento. Ma propostedi matrimonio, no, credimi, non ne ho fatte mai a nessuno.Scusami dunque, te ne prego, e prendi questa testimonianzapubblica di un orgoglio privato che cede alla tua collera comeun atto d'amore. Uno tra tanti.
Un grosso bacio Silvio.

IRAQ: SCIITI E SUNNITI, LE DUE COMUNITA' NEL MONDO / ANSA(SCHEDA) (ANSA) - ROMA, 31 GEN- Sciiti e sunniti, le due comunita' islamiche che in Iraq si stanno affrontando in una guerra civile strisciante, sono le due confessioni religiose piu' importanti nell'Islam. Una religione, quella islamica, che conta oltre 1,1 miliardi di persone nel mondo, diffusa in molti Paesi. I sunniti, con le quattro scuole che ne contendono l'ortodossia, rappresentano circa il 90% del mondo musulmano,mentre gli sciiti e le numerose sette in cui si dividono, sono circa il 10%. Ecco una sintetica scheda dove e' rilevante la presenza di entrambe le due comunita' in alcuni dei paesi a maggioranza musulmana.
SUNNITI SCIITI
AFGHANISTAN: 84% 15%.
ARABIA SAUDITA: 93% 3%.
EMIRATI ARABI 80% 16%.
IRAN: 6% 94%.
IRAQ: 34% 62%.
KUWAIT 45% 30%.
LIBANO: 21% 41%.
PAKISTAN 75% 20%.
SIRIA: 74% 16%.
(ANSA).

Veronica Lario

Egregio Direttore,
con difficoltà vinco la riservatezza che ha contraddistinto il mio modo di essere nel corso dei 27 anni trascorsi accanto ad un uomo pubblico, imprenditore prima e politico illustre poi, qual è mio marito. Ho ritenuto che il mio ruolo dovesse essere circoscritto prevalentemente alla dimensione privata, con lo scopo di portare serenità ed equilibrio nella mia famiglia. Ho affrontato gli inevitabili contrasti e i momenti più dolorosi che un lungo rapporto coniugale comporta con rispetto e discrezione. Ora scrivo per esprimere la mia reazione alle affermazioni svolte da mio marito nel corso della cena di gala che ha seguito la consegna dei Telegatti, dove, rivolgendosi ad alcune delle signore presenti, si è lasciato andare a considerazioni per me inaccettabili: " ... se non fossi già sposato la sposerei subito" "con te andrei ovunque". Sono affermazioni che interpreto come lesive della mia dignità, affermazioni che per l´età, il ruolo politico e sociale, il contesto familiare (due figli da un primo matrimonio e tre figli dal secondo) della persona da cui provengono, non possono essere ridotte a scherzose esternazioni. A mio marito ed all´uomo pubblico chiedo quindi pubbliche scuse, non avendone ricevute privatamente, e con l´occasione chiedo anche se, come il personaggio di Catherine Dunne, debba considerarmi "La metà di niente". Nel corso del rapporto con mio marito ho scelto di non lasciare spazio al conflitto coniugale, anche quando i suoi comportamenti ne hanno creato i presupposti. Questo per vari motivi: per la serietà e la convinzione con la quale mi sono accostata a un progetto familiare stabile, per la consapevolezza che, in parallelo alla modifica di alcuni equilibri di coppia che il tempo produce, è cresciuta la dimensione pubblica di mio marito, circostanza che ritengo debba incidere sulle scelte individuali, anche con il ridimensionamento, ove necessario, dei desideri personali. Ho sempre considerato le conseguenze che le mie eventuali prese di posizione avrebbero potuto generare a carico di mio marito nella sua dimensione extra familiare e le ricadute che avrebbero potuto esserci sui miei figli.
Questa linea di condotta incontra un unico limite, la mia dignità di donna che deve costituire anche un esempio per i propri figli, diverso in ragione della loro età e del loro sesso. Oggi nei confronti delle mie figlie femmine, ormai adulte, l´esempio di donna capace di tutelare la propria dignità nei rapporti con gli uomini assume un´importanza particolarmente pregnante, almeno tanto quanto l´esempio di madre capace di amore materno che mi dicono rappresento per loro; la difesa della mia dignità di donna ritengo possa aiutare mio figlio maschio a non dimenticare mai di porre tra i suoi valori fondamentali il rispetto per le donne, così che egli possa instaurare con loro rapporti sempre sani ed equilibrati. RingraziandoLa per avermi consentito attraverso questo spazio di esprimere il mio pensiero,
La saluto cordialmente.
(31 gennaio 2007)

Monday, January 29, 2007

ashura2

Kerbala (Iraq), 29 gen. (Apcom) - L'Ashura è un rito osservato damilioni di sciiti in tutto il mondo per commemorare la morteviolenta di Hussein, terzo imam dello sciismo, ucciso nel 680dalla dinastia sunnita degli Ommiadi.

L'Ashura, che cade il decimo giorno del mese di Moharram, è ilpunto culminante del lutto degli sciiti che, ogni anno, rivivonospesso in maniera passionale la morte violenta, dopo la sconfittaa Kerbala, di Hussein, nipote del profeta Maometto. Secondo latradizione, Hussein fu decapitato e il suo corpo mutilato.

I fedeli commemorano con l'espiazione e il lutto il martirio delloro imam, in quello che è il giorno più sacro per gli sciiti:vestiti di nero, si percuotono il petto con il palmo della mano ola schiena con catene, dando vita a vere e proprie processionifunebri in cui invocano l'imam ucciso.Alcuni si flagellano mentre altri si incidono la pelle del cranio.

Più di tre milioni di fedeli sciiti nel mondo hanno partecipatonel 2006 alla commemorazione dell'Ashura a Kerbala, 110chilometri a sud di Baghdad, dove sorge il mausoleo dell'imamHussein.

Originariamente, l'Ashura era un periodo di digiuno facoltativodi due giorni istituito dal profeta Maometto ma la suacommemorazione è divenuta il fondamento dell'identità deglisciiti.Scissione dell'islam ortodosso, lo sciismo è nato da unconflitto politico-religioso a proposito della successione alProfeta. Ali, cugino e genero di Maometto, venne designatocaliffo nel 656 ma la sua autorità venne contestata e alla finefu il governatore di Damasco, Mouawiya, a divenire califfo aseguito di negoziati. Una minoranza di musulmani, che voleva chela succcessione del Profeta fosse assicurata dai suoidiscendenti, rifiutaò l'arbitrato, formando il partito dei'partigiani di Ali', all'origine della parola 'sciita' in arabo.Ali fu assassinato nel 661. Il figlio Hussein proseguì la lottafino alla battaglia di Kerbala che sarebbe stata vinta dallearmate del califfo Yazid.

Le città di Najaf e di Kerbala, dove riposano Ali e Hussein,sono i due luoghi santi più importanti dello sciismo. (con fonteAfp)

balene

Le scioccanti immagini di carcasse dibalenottere comuni, specie in pericolo d'estinzione,abbandonate in una discarica pubblica in Islanda svelano quantosia ridicolo parlare di 'caccia sostenibile'. Le fotografiescattate da Greenpeace mostrano 179 tonnellate di carne dibalenottera comune lasciate a marcire, pari ad almeno la meta'del peso dei sette esemplari uccisi lo scorso anno. Altre 200tonnellate di carne, parte della stessa battuta di caccia, sonorimaste invendute: ora si trovano in magazzini frigoriferi everranno sottoposte a test per verificarne la contaminazionechimica. A causa del mare inquinato, questa carne non e' adattaal consumo umano mentre dovrebbe essere esportata a questoscopo in Giappone. "L'Islanda sostiene che la caccia commerciale alle balenee' sostenibile: ma cosa c'e' di sostenibile nel dare la cacciaa specie in pericolo d'estinzione e nel gettarle in discarica?"afferma Alessandro Gianni', responsabile della campagna Mare diGreenpeace. "Sia l'Islanda che il Giappone continuano la cacciaalle balene sfidando l'opposizione nazionale e internazionalesebbene non esistano giustificazioni ne' scientifiche, ne'economiche, ne' ambientali per tutto questo". Proprio mentre inIslanda e' scoppiato lo scandalo, infatti, la flotta balenieragiapponese si prepara a cacciare dieci balenottere comuni e 935balenottere minori nel Santuario delle Balene dell'OceanoMeridionale, questo malgrado il fatto che il Giappone abbiascorte di carne di balena derivanti dalle precedenti battute dicaccia che superano le quattromila tonnellate. A maggio, inAlaska, si terra' l'incontro annuale della CommissioneBaleniera Internazionale (IWC). "I membri della Commissionedevono capire che a meno che non facciano qualcosa di concretosubito vedremo molte piu' immagini di questo tipo e ci sara'una ripresa della caccia commerciale alle balene. La moratoriasulla caccia va mantenuta", spiega Gianni'. In un recentesondaggio del Centro di Ricerca Giapponese, il 69% deigiapponesi afferma di opporsi alla caccia alle balene e il 95%non ne ha mai o quasi mai consumato la carne. Eppure la cacciagiapponese sta ripartendo e la prossima settimana la nave'Esperanza' di Greenpeace, con a bordo l'attivista italianaCaterina Nitto, navighera' verso l'Oceano Meridionale conl'intenzione di mettersi tra gli arpioni dei cacciatori e lebalene. (AGI) Red/Ing

ashura

IRAQ:ASHURA,DA DOMANI LE GIORNATE DELL'IDENTITA' SCIITA/ANSAMASSIMA ALLERTA A KERBALA; MA CLIMA TESO IN TUTTO MONDO ISLAMICO (di Elisa Pinna) (ANSA) - ROMA, 28 GEN - Da domani comincia l'Ashura, ovvero le giornate della memoria, dell'identita' e dell'orgoglio dei musulmani sciiti, giornate che avranno il loro culmine, come e' tradizione, nel pellegrinaggio di milioni di fedeli verso Kerbala, la citta' santa sciita irachena. Negli anni passati le celebrazioni, proibite sotto l'era di Saddam Hussein, si sono trasformate in occasione di violenze interislamiche e di massacri: in Iraq l'allerta e' dunque massima, nel crescendo di attentati e omicidi di oggi. La tensione e' pero' percepibile in altri paesi musulmani, a partire dal Pakistan per finire all'Arabia Saudita, dove le maggioranze sunnite e le minoranze sciite si fronteggiano con sempre maggiore ostilita'. Ashura significa ''dieci'' ed e' il decimo giorno del mese islamico del Muharram, il primo del calendario lunare islamico. Per gli sciiti questo giorno - che varia di anno in anno - segna il martirio del loro santo eroe, l'imam Hussein, nipote di Maometto, ucciso con i suoi 72 compagni nella piana di Kerbala, 160 km a sud di Baghdad, nel 680 dopo Cristo, dalle truppe rivali dei califfi omayyidi. Hussein, come poi i suoi seguaci sciiti, non riconosceva l'autorita' del califfato e rivendicava alla solo progenie del profeta il diritto-dovere di guidare l'Islam. La sua ribellione e il suo martirio sono rivissuti dagli sciiti di oggi con un'intensita' paragonabile a quella dei cristiani per il Venerdi' Santo, ma molto piu' cruenta nelle sue manifestazioni esteriori. Domani a Kerbala e in tutto il mondo musulmano, folle immense di sciiti piangeranno e si autoflagelleranno a sangue in memoria delle sofferenze subite da Hussein, in modalita' di fede che faranno inorridire - come sempre - il mondo religioso sunnita. L'ashura - secondo molti studiosi islamici - rivela la concezione profondamente diversa che esiste tra sunniti e sciiti nel rapporto con Allah e con la religione. Per gli sciiti tutto e' legato alla figura di Maometto, ai suoi insegnamenti e a quelli dei suoi diretti discendenti, da Ali suo genero ad Hussein, e via via agli imam, intermediari tra uomo e Dio. Per i sunniti, e' invece il Corano la base di ogni fede e ai leader politici musulmani, dai califfi in poi, spetta il compito di difenderne il rispetto, ma non di interpretarlo. La divisione tra sciiti e sunniti e' la piu' importante nel mondo dell'Islam e risale al 632, ovvero alla morte di Maometto, quando la maggior parte dei suoi compagni vollero seguire la tradizione tribale e scelsero il piu' anziano e piu' saggio di loro, Abu Bakr, come guida dell'Islam. Una minoranza, i futuri sciiti, invece ritenne che dovesse essere Ali, genero di Maometto, il primo successore. I sunniti rappresentano la stragrande maggioranza del miliardo e trecento milioni di musulmani nel mondo. Il numero degli sciiti va dai 130 ai 195 milioni, concentrati pero' nell'area sensibile del Golfo Persico.(ANSA).

Monday, January 22, 2007

alla strage di erba. i funerali

ERBA (COMO), 22 GEN - Il minuto di raccoglimento si dilata nel silenzio assoluto. Ne trascorrono tre, quattro. Fino a quando dalla vicina prepositurale arriva il suono delle campane. Non e' un rintocco funebre - nessun addio cattolico per Raffaella e il suo bambino - e' l'orologio del campanile che batte le 11. Ma quel rumore di chiesa addolcisce l'atmosfera. In tanti si fanno il segno della croce, mentre altri invocano 'Allah e' grande'. Prima di lasciare per sempre l'Italia, Raffaella Castagna e il figlio di due anni e 3 mesi Youssef, due delle vittime della strage dell'11 dicembre, hanno ricevuto il saluto di Erba, l' ultimo. Stasera le salme giungono a Tunisi e domani saranno celebrati i funerali col rito islamico. A Erba, la citta' dove la giovane donna, sposata ad un tunisino e convertita all'Islam, era nata e cresciuta in una cattolicissima famiglia brianzola, per un momento si sono trovate fianco a fianco, mischiate le une alle altre, due culture e due religioni. Il saluto, voluto da papa' Carlo Castagna nel cortile del municipio, e' stato infatti scandito anche dalla comunita' islamica. Sono stati alcuni musulmani a portare a spalle le bare, a circondare i feretri come una specie di servizio d'ordine, a cadenzare i discorsi del sindaco, di Carlo Castagna, il battimani degli erbesi, con le grida 'Allah Ekbar', 'Allah e' grande'. Preghiere silenziose e invocazioni dal Corano. ''Quello che e' successo deve servire come una prova - ha detto il portavoce della comunita' islamica comasca Sawfat El Sisi - speriamo che tutti capiscano che bisogna vivere insieme''. ''La convivenza civile si basa su leggi che tutti devono rispettare e soprattutto sul rispetto della vita di ogni uomo - aveva detto poco prima il sindaco di Erba, Enrico Ghione - Dopo questo saluto straziante e' pero' il momento del silenzio e della riflessione''. Sono le 10,30 quando le due bare arrivano a Erba, nel cortile del municipio che si trova proprio davanti la chiesa di Santa Maria Nascente, dove dieci giorni prima sono stati celebrati i funerali di Paola Galli, mamma di Raffaella. Da ore sono stati sistemati i catafalchi sopra i tappeti. E' pronto il gonfalone, e' pronto il sindaco con la fascia tricolore, c'e' la giunta. Lentamente, sotto la pioggia, si accalcano i concittadini. L'arrivo delle salme dall'obitorio e' previsto per tra le 9 e le 9,30. Ma a quell'ora a Como sono ancora in corso i preparativi delle salme, secondo il rito islamico. Il lavaggio e poi la vestizione dei corpi in sette teli. ''E' molto piu' delicato del solito - spiega Sawfat - e' passato troppo tempo dalla morte''. I responsabili dell'agenzia funebre di Milano, specializzata in trasporti funebri con la Tunisia, tentano inutilmente di mettere fretta. Le salme devono assolutamente arrivare a Malpensa per le 12. Altrimenti non c'e' tempo per le pratiche di imbarco sul volo TunisAir delle 17. Finalmente le bare vengono chiuse. Quella di Youssef non e' bianca come si usa in genere per i bambini. Azouz Marzouk, il papa' tunisino gia' da un paio di giorni al suo paese, l'ha voluta di legno chiaro. Un imam recita una preghiera e si parte per Erba, due carri funebri scortati dalla polizia. E qui la commozione e' incontenibile. Ci sono i familiari di Raffaella, il padre Carlo accanto il sindaco, dietro i fratelli, molti colleghi di lavoro della giovane donna, che piangono ininterrottamente. L'atmosfera di raccoglimento si diluisce nelle invocazioni della comunita' islamica che considera chiaramente suoi quei morti. Poi parla Carlo Castagna. E' un papa' che ricorda la sua bella, dolce, decisa Raffaella. E' un nonno che racconta il suo piccolo Youssef, al quale piaceva giocare con i carrelli elevatori e salire sempre piu' un alto. ''Mi consola sapere che sono con Dio..'', e si ferma con esitazione. ''Un Dio cristiano, islamico - riprende - l'importante e' continuare nel cammino di fraternita' e di comprensione di cui il mondo ha bisogno''. (ANSA).

pierre

CITTA' DEL VATICANO, 22 gen - La notizia della morte dell'Abbe' Pierre e' arrivata in Vaticano di mattina presto. Come sempre avviene per i fatti piu' rilevanti, i collaboratori del Papa in mattinata lo hanno informato della scomparsa, mentre la Radio Vaticana ne dava un primo resoconto nel radio-giornale delle otto, riferendo che il fondatore di Emmaus si era spento all'eta' di 94 anni in un ospedale vicino a Parigi. ''Commozione in Francia e nel mondo per la scomparsa dell'Abbe' Pierre e fondatore della Comunita' di Emmaus che da 60 anni accoglie e assiste i piu' poveri di ogni parte del mondo'' titolava un piu' ampio servizio andato in onda successivamente sull'emittente vaticana. Vista pero' la rilevanza internazionale di questo personaggio, icona indiscussa della carita' e paladino dei poveri, erano in molti ad aspettarsi dal Vaticano un comunicato ufficiale anche se non e' escluso che nei prossimi giorni possa essere diffuso il testo di un telegramma o di un messaggio del Papa. Benedetto XVI potrebbe ricordare l'Abbe' Pierre mercoledi' all'udienza generale, magari nei saluti ai pellegrini francesi. Intanto sembra che l'Osservatore romano abbia dato rilievo alla notizia della morte nell'edizione odierna. A titolo personale il cardinale Roger Etchegaray esprime dolore e grande stima per un ''grande apostolo del Vangelo''. Il cardinale era tra le pochissime personalita' d'Oltretevere ad avere rapporti continui e profondi con l'Abbe' Pierre. Etchegaray quando era semplice vescovo a Marsiglia ha lavorato con lui su alcuni progetti a favore degli emarginati, imparando ad apprezzarne doti umane e profetiche: ''Viveva tra i poveri e per i poveri - ricorda - senza se e senza ma''. Il motivo di tanta cautela da parte delle gerarchie vaticane nel commentare la scomparsa del religioso, sembra trovare spiegazione nelle parole di Renzo Fior, presidente di Emmaus internazionale. ''L'Abbe' Pierre aveva rapporti rispettosi col Vaticano che pero' non gli impedivano di essere franco nelle sue posizioni. Nutriva un grande amore per la Chiesa ma aveva il coraggio nel mantenere le posizioni''. Tutta l'esistenza dell'Abbe' Pierre e' stata venata di provocazioni scomode ma anche di polemiche a distanza con l'autorita' ecclesiastica. Promotore di battaglie civili, una decina d'anni fa prese carta e penna per scrivere a Giovanni Paolo II, e contestargli di spendere troppi soldi per i viaggi internazionali. ''Che spreco. Quale e' l'immagine del Vangelo?'' scriveva al Pontefice, con il quale celebro' una Messa durante uno dei suoi viaggi a Roma. L'ultima bordata risale a due anni fa con un libro di memorie. Sfidando nuovamente la gerarchia cattolica torno' a perorare la causa delle riforme in seno alla Chiesa ma ammise anche di avere violato il proprio voto di castita'. Esorto' anche ad aprire al sacerdozio femminile, a porre fine al divieto di matrimonio per i preti, a elargire l'eucaristia ai divorziati, a consentire le unioni tra omosessuali, seppure senza concedere loro il diritto d'adozione. Il libro fu una doccia gelata per il Vaticano che come tutta risposta a tanto clamore sui mass media, oppose un gelido silenzio. Di Papa Ratzinger, all'indomani della sua elezione, l'Abbe' Pierre diceva di riporre fiducia in un ''uomo di cosi' grande intelligenza e sensibilita' anche se la funzione molto particolare che ha svolto per tanti anni non lasciava affatto trasparire questa bonta' di cuore''. Mentre Ratzinger, da cardinale, in una intervista rilasciata nel 1997 ad un settimanale francese affermava di ''ammirare il suo impegno verso i poveri e gli emarginati''. L'Abbe' Pierre attendeva con ansia di potere conoscere l'ex Guardiano del Sant'Uffizio ma il tempo ha giocato a sfavore. (ANSA).

Negazione gravidanza

BUSTO ARSIZIO (VARESE), 22 GEN - Il sostituto procuratore di Busto Arsizio, Paolo Bargero, ha chiesto l'archiviazione per la ragazza ventenne che ai primi di agosto, a Fagnano Olona (Varese), aveva partorito in bagno un bimbo. La perizia ha stabilito che il piccolo era nato morto, cosa che ha fatto cadere l'accusa di omicidio doloso che la magistratura aveva ipotizzato per la ragazza. Inoltre la giovane ha sempre detto di ignorare di essere incinta. Lo psicologo che ha avuto dei colloqui con la ragazza ha dichiarato al magistrato che la giovane risulta affetta dalla sindrome di 'negazione della gravidanza'. In pratica la ventenne non aveva mai ammesso nemmeno a se stessa di aspettare un bambino. A questo punto, visto gli esiti delle perizie, il pm ha chiesto al gip l'archiviazione. (ANSA).

anziana 2

ANCONA, 22 GEN - ''E' ancora presto per dire...'', ripete ai giornalisti il pm di Ancona Irene Bilotta a proposito del brutale omicidio di Maria Crescimbeni, una donna di 77 anni, separata, con problemi di deambulazione e di vista, uccisa con una ventina di coltellate alla gola nel suo appartamento a Castelferretti, in una casa popolare, dove abitava da sola. Un delitto efferato, e dall'autopsia emerge che la donna ha cercato anche di difendersi, come dimostra una ferita alla mano. Sul corpo, inoltre, sono state trovate ecchimosi che testimoniano come l'assassino l'abbia immobilizzata prima di vibrare i fendenti. Maria Crescimbeni e' morta dissanguata. ''Di idee non ne ho neppure una'', risponde secco al telefono l'ex marito Mario Ceccolini, riferendosi al possibile movente, interrompendo poi la comunicazione. Ieri, dopo la scoperta del cadavere, i carabinieri lo hanno raggiunto nella sua abitazione: lui era a letto e dormiva. Stando alle testimonianze dei vicini, i rapporti fra i due non erano del tutto sereni; l'uomo andava a trovare l'ex consorte, anche per chiederle soldi, ricevendo a volte un rifiuto. Ma le indagini non sono concentrate solo sui familiari: oltre a Ceccolini, la figlia, con problemi psicofisici, e i nipoti, una ragazza che si trovava in Spagna per studio e un ragazzo di 14 anni affidato alla famiglia di un medico presso cui la Crescimbeni era stata a servizio. Sono orientate anche sui coinquilini, alcuni dei quali Rom. ''I Rom - sbotta Gianfranco M., che vive con moglie e due figli al piano di sotto - facevano dispetti a Maria e ci litigavano. Ci vogliono mandare via dal palazzo. Ho chiesto al Comune di darmi un'altra casa''. Per Ivana D. G., invece, la cui madre vive al primo piano, tra nomadi e anziana c'erano ottimi rapporti. Erano loro, ad esempio, ad aiutarla a salire le scale da quando lei aveva difficolta' a camminare dopo essere rimasta vittima anni fa di un incidente stradale. Insomma, sui rapporti di vicinato le versioni divergono. Ma sono tutti concordi sulla personalita' della donna: benvoluta da tutti, mite e generosa. Particolari che dovrebbero escludere l'esistenza di dissidi tra la vittima e il vicinato, e che dunque dovrebbero dissolvere le ombre di un possibile 'clone' della tragedia di Erba. Come, d'altra parte, sembra agli investigatori improbabile l'ipotesi di un furto o una rapina finiti nel sangue, dato che il tenore di vita della pensionata era piuttosto modesto. A questo punto la soluzione del caso e' affidata all'esito degli accertamenti. Un indizio per risalire al killer potrebbe rivelarsi l'orma lasciata da una scarpa sportiva sul sangue. I carabinieri hanno verificato la compatibilita' dell'impronta con le calzature di un ragazzo Rom, ma non c'era corrispondenza. All' esame della Scientifica, poi, naturalmente, il coltello usato dall'omicida: nella cucina della donna non ve ne sono della stessa serie, ma cio' non esclude che sia stato preso li'. (ANSA).

anziana

ZCZC1630/SXRYAN20284R CRO S43 QBKMANZIANA ACCOLTELLATA IN CASA: CONOSCENTI, MITE E SFORTUNATA
(ANSA) - ANCONA, 22 GEN - ''La donna piu' mite e piu' sfortunata del mondo. Viveva solo per i suoi nipoti''. C' e' dolore e sconcerto nelle parole delle persone vicine a Maria Crescimbeni, la settantasettenne uccisa ieri sera in casa a Castelferretti con alcune coltellate alla gola. In particolare di C. A., il professionista che ha adottato il nipote della donna. Mentre proseguono gli accertamenti investigativi e tecnici degli inquirenti, che stanno anche interrogando molti potenziali testimoni alla ricerca di informazioni utili a identificare il killer, quanti conoscevano la vittima cercano, senza trovarla, una spiegazione a cio' che e' accaduto. Non c' era nessun motivo per cui qualcuno volesse farle del male, sostiene C. A., e d' altra parte l' anziana passava la maggior parte del tempo chiusa in casa a causa dei problemi di deambulazione e vista che la tormentavano. Era anche in cura con un farmaco che puo' provocare emorragie in caso di contusioni. La nipote le aveva proibito di uscire perche' la sua vista era in gran parte compromessa. Tanto che non avrebbe potuto neanche riconoscere il suo aggressore. Unico motivo di sollievo, dopo i problemi di salute avuti dalla figlia e la separazione dal marito, erano i suoi adorati nipoti, per i quali era stata come una seconda madre. La nipote convivente si trova attualmente in Spagna per motivi di studio mentre il nipote quattordicenne, molto legato alla nonna, spesso andava a farle visita ma ieri per fortuna non si era recato dall' anziana. Una vita ineccepibile, quella della Crescimbeni, che rende inspiegabile un omicidio cosi' efferato. C. A., come altri, non crede a un delitto commesso da un ladro. ''Non aveva soldi - dice - chi poteva andare all' ultimo piano di una casa popolare a derubare una persona anziana malata, sola e senza soldi? E' una pazzia''. I rapporti nel palazzo? Ogni tanto, dicono alcuni bene informati, all' anziana sparivano oggetti ma per il resto non sembra che vi fossero in atto situazioni di contrasto tali da poter trascendere in un omicidio. (ANSA).

Tuesday, January 16, 2007

craxi e ciampi

== CRAXI,CIAMPI,L'OMAGGIO DELLA CAMERA E LA GRAZIA SFIORATA... =(AGI) - Roma, 16 gen - Il Presidente emerito della Repubblica,Carlo Azeglio Ciampi, nel suo primo anno da ex Capo delloStato, ha reso omaggio a Bettino Craxi, partecipando aMontecitorio alla presentazione del volume, edito dallaFondazione della Camera, che raccoglie gli interventi in auladello statista socialista. Una presenza silenziosa, come e' nel suo stile, masignificativa. Smessi i panni istituzionali, Ciampi, alla primaoccasione possibile, ha voluto essere presente in una cerimoniache ricorda Bettino Craxi nell'avvicinarsi del settimoanniversario della sua morte. L'uomo che ha fatto del rigoremorale una disciplina di vita rende omaggio a colui che vennedefinito Ali' Baba', un pregiudicato, il capo di una banda diladri. Pochi, fino a ieri, avrebbero creduto nellapartecipazione di Ciampi all'omaggio che la Fondazione dellaCamera, presieduta prima da Giorgio Napolitano oggi da PierFerdinando Casini, ha voluto dedicare a Bettino Craxi. Eppure c'e' una storia non scritta interamente che neglianni verra' alla luce. Una parte di quella storia riguarda ilcapitolo della sfiorata grazia. Siamo nel secondo semestre del1999. Al Quirinale c'e' Carlo Azeglio Ciampi, fresco dielezione. A Palazzo Chigi Massimo D'Alema. Silvio Berlusconi e'il leader dell'opposizione. Le condizioni di salute di BettinoCraxi sono chiare a tutti quelli che non parlano di'foruncoloni'. Il leader socialista sta morendo in Tunisia el'Europa potrebbe fornire cure sanitarie adeguate. La Franciarifiuta di curarlo. Resta l'Italia, ma Craxi non vuole subirel'onta dell'arresto, neppure per un minuto. La famiglia, condiscrezione, tasta il terreno della grazia e Ciampi, che fuGovernatore della Banca d'Italia quando Craxi era a PalazzoChigi, non si oppone. Vittorio Craxi ricorda: "Ciampi, appenaeletto Presidente della Repubblica, non fu messo in condizionedi agire. La possibilita' della grazia ci fu, ma le coseprecipitarono. Facemmo un tentativo di collegamento con ilQuirinale e Ciampi non si mostro' mai ostile ne' indifferente.Ciampi non e' mai stato socialista, ma nutre rispetto per miopadre". Cosa impedi' a Ciampi di agire per concedere la grazia epermettere a Bettino Craxi di curarsi in patria? IlGuardasigilli era Oliviero Diliberto, ma sicuramente nonaiutarono i proclami, a mezzo stampa, di Silvio Berlusconi,allora leader dell'opposizione, che chiese la grazia a novecolonne. Maggiore discrezione poteva essere utile. Il tentativoaborti'. Bettino Craxi mori' ad Hammamet il 19 gennaio del2000.(AGI) Mal161523 GEN 07

Monday, January 08, 2007

RUBA FICHE CON MANO UNTA DI COLLA

SANREMO (IMPERIA), 8 GEN - Un giocatore d'azzardo torinese di 55 anni, F.R., riuscito a rubare una fiche da 100 euro alle roulette del Casino' di Sanremo placcandola con il palmo della mano unto di colla, e' stato incastrato dalle telecamere a circuito chiuso della casa da gioco e denunciato dalla polizia con l'accusa di furto aggravato. L'uomo era riuscito a mettere a segno un'ingegnosa mossa, conosciuta negli ambienti del gioco come 'placcaggio'. Prima di passare all'azione si era spalmato sul palmo di una mano della colla. Dopodiche' ha fatto cenno di puntare una fiches da 10 euro su un numero a caso e, al momento di posare la placca sul tavolo verde, ha premuto il palmo sull'altra fiche, stavolta da 100 euro, traendola come per incanto. Il gioco di prestigio, tuttavia, non e' passato inosservato agli attenti occhi di un croupier che ha chiamato il 113, facendo entrare in azione gli agenti del commissariato. (ANSA).