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Tuesday, November 06, 2007

nucleare 2

NUCLEARE: DA BOLLETTA I FONDI SU RICERCA IV GENERAZIONE(NEWSLETTER AMBIENTE) (ANSA) - ROMA, 5 NOV - Arriveranno dalla bolletta della luce fondi destinati alla ricerca sul nucleare da fissione 3+ e di quarta generazione. ''Si tratta di 5,5 milioni di euro l'anno per tre anni - spiega Stefano Monti, presidente della Siet, societa' pubblica partecipata da Enea che gestisce i laboratori di collaudo termofluidodinamico dei reattori - e sono previsti dall'Accordo di programma per la ricerca nel settore dell' energia stipulato fra l'Enea (Ente nazionale per le nuove tecnologie, energie e ambiente) e il ministero dello Sviluppo economico''. ''I fondi derivano dal prelievo della 'componente 5' della bolletta della luce - aggiunge Monti - che servono alla ricerca strategica nel campo dell'energia elettrica. Per ora siamo sicuri dei 5,5 milioni che arrivano dal prelievo del 2006 e che verranno spesi nel 2007/2008''. La ricerca sul nucleare del dopo Cernobyl, spiega Monti, per l'Enea non si e' fermata grazie al programma europeo Euratom e questi fondi costituiranno ''un'aggiunta per attivita' complementari ed ulteriori rispetto a quelle che facciamo gia' in Europa''. E a che punto e' la tecnologia del nucleare? Ecco una breve panoramica fornita dal presidente della Siet:- IV GENERAZIONE: la tecnologia di quarta generazione si pensa entrera' sul mercato attorno al 2025/2035. Reattori di prima generazione risalgono agli anni '50 e '60, quelli di seconda sono successivi e sono i piu' diffusi nel mondo (tra loro rientrano i vecchi impianti italiani), mentre quelli di terza generazione vengono realizzati ora e sono considerati i piu' sicuri (ad esempio modelli in costruzione in Finlandia e in Francia). Studiare i reattori 3+ e' necessario perche' costituisce la generazione di transizione prima della quarta- REQUISITI IV GENERAZIONE: 1) SOSTENIBILITA': i reattori di quarta generazione dovranno essere in grado di utilizzare al meglio le risorse naturali, in particolare del combustibile (uranio e plutonio), riducendo la quantita' e la pericolosita' di rifiuti radioattivi, in particolare i tempi del decadimento (da centinaia di migliaia di anni si dovrebbe passare a centinaia di anni); 2) ECONOMICITA': il costo per Kw/h deve essere competitivo rispetto ad altre fonti (in questo bisogna considerare che una performance superiore necessita di costi di ricerca e tecnologia); 3) SICUREZZA: serve sempre un alto livello di sicurezza, un criterio guida in ogni condizione operativa;- PROLIFERATION RESISTANCE AND SECURITY: dopo l'11 settembre i nuovi sistemi devono essere protetti da attacchi terroristici e uso di materiali radioattivi in maniera impropria;- LA TECNOLOGIA: la piu' promettente e' quella dei reattori a spettro neutronico veloce, che minimizzano i rifiuti allo scarico. Gia' operativi in passato, dovrebbero essere rivisitati alla luce dei precedenti criteri. (ANSA).

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