henryluise

Friday, February 16, 2007

pci

Pechino, 16 feb. (Apcom) - L'agenzia di stato Xinhua e' stataautorizzata ieri a diffondere i dati del rapporto annuale dellaCommissione centrale per la disciplina del Partito Comunistacinese, gia' resi noti in una conferenza stampa martedi'. Ilrapporto fa una fotografia 'ufficiale' dello stato di salute delPCC e del comportamento dei quadri di partito nel 2006, ribadendoalla fine la linea corretta a cui devono attenersi i funzionari.

Secondo quanto diffuso lo scorso anno 2744 membri del Partitosono stati destituiti dalle proprie funzioni, 8777 sono sottoispezione del Partito e 21.120 sono quelli espulsi. LaCommissione disciplina del Partito insieme agli organi rilevantiha menato durante l'anno 23 inchieste relative ad infrazioniterritoriali, 6 inchieste per appropriazione indebita inprocedure di bancarotta, 50 inchieste esemplari di infrazioniambientali, e ha partecipato a 18 'garndi inchieste di valorerilevante', non meglio specificate. Ai livelli locali le unita'di partito hanno lanciato campagne su problemi comuni portatoridi malessere sociale. Ad esempio nel campo dell'educazione leinchieste hanno rivelato l'appropriazione indebita di 3,49 mld diyuan (343 mln di euro) in tutto il paese. Nel campo della sanita'sono state avviate 4681 procedure contro ospedali e centri dicura che hanno venduto medicinali ad un prezzo superiore a quellofissato dallo Stato, con un guadagno di 2,02 mld di yuan (198mln di euro). Altri 36.259 procedimenti sono stati intentaticontro la vednita di falsi medicinali e il caro prezzi deiservizi nelle campagne, che hanno portato nelle tasche dei quadrilocali di partito 4,42 mld di yuan (435 mln di euro) solo nel2006.

Sempre secondo il rapporto lo scorso anno sono stati sanzionati97.260 membri del Partito, fra i quali 370 mila hanno ricevuto'un avvertimento dalle autorita'' e 27.158 sono stati'severamente richiamati dalle autorita''. Le cause deiprovvedimenti sono diversi, spaziano dalla negligenza e scarsaattenzione alla sicurezza (3.196), ai danni all'ordine sociale(31.218) alla corruzione e appropriazione indebita (15.350). Uncapitolo a parte per la corruzione nelle grandi imprese statali,che hanno motivato 10.883 procedimenti contro i funzionari dipartito che hanno intascato 37,66 mld di yuan (3,7 mld di euro)in tutto il paese.

La raccomandazione che segue e' di attenersi al regolamneto delPCC, di diffondere la cultura e i valori del partito e di unasocieta' armoniosa. Proprio alla vigila dei festeggiamenti per ilnuovo anno, quando la corruzione si maschera sotto forma diregali e doni di buon augurio, il partito richiama alla modestiae all'umilta'. 'E' vietato sprecare denaro in feste e banchetti,in viaggi, divertimenti ed attivita' ludiche esagerate' ammonisceinfine il rapporto.

pci

Pechino, 16 feb. (Apcom) - L'agenzia di stato Xinhua e' stataautorizzata ieri a diffondere i dati del rapporto annuale dellaCommissione centrale per la disciplina del Partito Comunistacinese, gia' resi noti in una conferenza stampa martedi'. Ilrapporto fa una fotografia 'ufficiale' dello stato di salute delPCC e del comportamento dei quadri di partito nel 2006, ribadendoalla fine la linea corretta a cui devono attenersi i funzionari.

Secondo quanto diffuso lo scorso anno 2744 membri del Partitosono stati destituiti dalle proprie funzioni, 8777 sono sottoispezione del Partito e 21.120 sono quelli espulsi. LaCommissione disciplina del Partito insieme agli organi rilevantiha menato durante l'anno 23 inchieste relative ad infrazioniterritoriali, 6 inchieste per appropriazione indebita inprocedure di bancarotta, 50 inchieste esemplari di infrazioniambientali, e ha partecipato a 18 'garndi inchieste di valorerilevante', non meglio specificate. Ai livelli locali le unita'di partito hanno lanciato campagne su problemi comuni portatoridi malessere sociale. Ad esempio nel campo dell'educazione leinchieste hanno rivelato l'appropriazione indebita di 3,49 mld diyuan (343 mln di euro) in tutto il paese. Nel campo della sanita'sono state avviate 4681 procedure contro ospedali e centri dicura che hanno venduto medicinali ad un prezzo superiore a quellofissato dallo Stato, con un guadagno di 2,02 mld di yuan (198mln di euro). Altri 36.259 procedimenti sono stati intentaticontro la vednita di falsi medicinali e il caro prezzi deiservizi nelle campagne, che hanno portato nelle tasche dei quadrilocali di partito 4,42 mld di yuan (435 mln di euro) solo nel2006.

Sempre secondo il rapporto lo scorso anno sono stati sanzionati97.260 membri del Partito, fra i quali 370 mila hanno ricevuto'un avvertimento dalle autorita'' e 27.158 sono stati'severamente richiamati dalle autorita''. Le cause deiprovvedimenti sono diversi, spaziano dalla negligenza e scarsaattenzione alla sicurezza (3.196), ai danni all'ordine sociale(31.218) alla corruzione e appropriazione indebita (15.350). Uncapitolo a parte per la corruzione nelle grandi imprese statali,che hanno motivato 10.883 procedimenti contro i funzionari dipartito che hanno intascato 37,66 mld di yuan (3,7 mld di euro)in tutto il paese.

La raccomandazione che segue e' di attenersi al regolamneto delPCC, di diffondere la cultura e i valori del partito e di unasocieta' armoniosa. Proprio alla vigila dei festeggiamenti per ilnuovo anno, quando la corruzione si maschera sotto forma diregali e doni di buon augurio, il partito richiama alla modestiae all'umilta'. 'E' vietato sprecare denaro in feste e banchetti,in viaggi, divertimenti ed attivita' ludiche esagerate' ammonisceinfine il rapporto.

srebrenica

New York, 15 feb. (Apcom) - Era un sopravvissuto del massacro diSrebrenica - la cittadina bosniaca dove, nel 1995, circa 8.000musulmani furono uccisi dalle forze serbe nel corso della guerradi Bosnia - il giovane di 18 anni che tre giorni fa haimbracciato un fucile e ha aperto il fuoco in un supermercato diSalt Lake City, Utah, uccidendo 5 persone.

Sulejman Talovic è stato ucciso lunedì dalla polizia, che hacosì messo fine alla sua furia omicida esplosa contro gli ignariclienti del supermercato americano. Come riportato da Cnn, neiprimi anni novanta, durante la guerra di Bosnia, ancora bambinoera fuggito con la famiglia dal suo villaggio, per cercarerifugio a Srebrenica, all'epoca un enclave protetta dalle NazioniUnite.

Quando i serbi bosniaci riuscirono ad invadere la città, nel1995, massacrando migliaia di uomini e ragazzi musulmani, Talovice sua madre furono evacuati dall'Onu e riuscirono successivamentea riunirsi con il padre del ragazzo, anche lui sfuggito alleretate. Nel 2000 la famiglia riusciì ad emigrare, con lo statusdi rifugiati, negli Stati Uniti e da allora tagliò tutti icontatti con il paese natale. Qui iniziarono una nuova vita e sitrasferirono a Salt Lake City.

Lunedì scorso, vestito con un impermeabile e con una pistolacalibro 38 in tasca, Sulejman è però entrato nel supermercatodella città e ha aperto il fuoco. Secondo la polizia, il suoobiettivo era di uccidere più persone possibili. Un raptusomicida che ha causato la morte di due uomini, due donne e unaragazzina di 15 anni e il ferimento di altre 4 persone, nonchèl'uccisione dello stesso Sulejman.

Tuesday, February 13, 2007

s.valentino

Roma, 13 feb.- Un seno piu' grande per lei e addominalipiu' forti per lui. Questi i "ritocchi" ai quali oltre la meta'degli italiani, che hanno risposto ad un sondaggio "in rete",vorrebbero che il proprio partner si sottoponesse in occasionedella festa degli innamorati "San Valentino". Cade, quindi, ilmito degli uomini con la "pancetta-sexy" e confermano latendenza degli uomini che preferiscono donne formose a quellemagre. Inoltre un piccolo ritocco farebbe aumentare ildesiderio sessuale nella coppia. "Dal chirurgo estetico oggi si va anche per amore. Peramore del partner una donna si ingrandisce il seno o si fa unlifting e un uomo, per piacere di piu' alla moglie o allacompagna, entra in sala operatoria per eliminare i chili ditroppo intorno alla pancia". Lo afferma il Prof. GiulioBasoccu, chirurgo estetico, docente all'Universita' La Sapienzadi Roma. "In questo periodo, con l'avvicinarsi della Festa diSan Valentino - continua Basoccu - abbiamo avuto molte coppieche si sono rivolte a noi con la richiesta di sottoporre unodei due partner ad un ritocco. Nella maggior parte dei casi ipazienti, uomini e donne, hanno deciso di sottoporsi adinterventi di chirurgia estetica su esplicita richiesta delmarito o della moglie, del compagno e della compagna". Lerichieste riguardano soprattutto l'ingrandimento del seno perle donne e l'addominoplastica per gli uomini. Lo studio ha raccolto le opinioni di circa 1.000 personetra uomini e donne attraverso un questionario proposto sul sitowww.chirurgiaestetica1.it: ben il 57% vorrebbe che il propriopartner facesse ricorso alla chirurgia estetica, il 35% e'convinto che il partner vi ricorrerebbe volentieri, ne hannoparlato o addirittura ne parlano spesso (il 28%); se finora nonvi hanno fatto ricorso e' soprattutto per paure legateall'intervento, per i costi o per un fatto di mentalita'. "Il 43% delle donne vorrebbe soprattutto che il partnerfacesse la liposuzione addominale - continua Basoccu -lamentano insomma la pancia dei mariti. Cade il mito dell'uomocon la pancetta considerato fino ad oggi sexy". Inoltre da sondaggio "on line" piu' della meta' (51%) degliuomini, che vorrebbero la propria donna migliorata dallachirurgia estetica, immaginano soprattutto seni piu' grandi(mastoplastica additiva). "C'e' anche qualche desideriodifficile da soddisfare - aggiunge Basoccu - qualcuno chiede dipoter fare qualcosa per le gambe curve del partner o per dargliqualche centimetro di altezza in piu'". Infine, il 61% degliintervistati sul sito e' convinto che se il proprio partnermigliorasse il proprio aspetto esteriore, aumenterebbe anche ilproprio desiderio sessuale. (AGI)

Saturday, February 10, 2007

Attacco a Rcs

INDAGINI ILLEGALI: ATTACCO A RCS, PARLANO GLI ARRESTATI/ANSAPM SOTTOLINEA AFFERMAZIONI SU 'INTERESSE' PRESIDENTE TELECOM (ANSA) - MILANO, 10 FEB - Non solo l'attacco al sistema informatico di Rcs, ma anche la presunta attivita' abusiva ai danni di Vodafone: sono questi i punti centrali degli interrogatori, in gran parte coperti da omissis, di Rocco Lucia, Andrea Pompili e Alfredo Melloni, tre dei componenti del Tiger Team di Telecom. Il gruppo era guidato da Fabio Ghioni, ex responsabile della sicurezza informatica di Telecom, arrestato le scorse settimane insieme agli altri tre e al giornalista Guiglielmo Sasinini nell'ambito dell'inchiesta sui dossier illegali. Il primo a confermare l'ipotesi accusatoria sull'intrusione ai computer dell'ex ad di Rcs Vittorio Colao e a quello del vice direttore Massimo Mucchetti (fallita) e' stato Rocco Lucia. Il 24 gennaio Lucia ha raccontato al gip Giuseppe Gennari e ai pm dell'attacco messo in atto nel novembre 2004 col quale venne prelevata, tra l'altro, la bozza del piano triennale di Rcs. Ha anche parlato dell' operazione Vodka Red, la presunta intrusione nel sistema di Vodafone, altro capitolo su cui gli inquirenti stanno indagando. ''Ghioni - ha messo a verbale Lucia - ci disse che dovevamo prelevare i dati dal computer di Antonio Colao (...). Mi sono sentito tentennare. Io ho associato la cosa a una vecchia storia che avevo sentito tempo prima a Roma da Andrea Pompili, che si chiamava 'Vodka Red' ed era tesa ad accogliere informazioni su fonti aperte sulla Vodafone allora concorrente di Telecom Italia''. E ancora: ''Ho associato il nome di Vittorio Colao a questa cosa perche' sapevo che era amministratore di Vodafone''. Lucia spiega anche che Pompili gli chiese di fatturare la sua trasferta ''a Pit Consulting'' societa' riconducibile a Roberto Preatoni, figlio dell'immobiliarista Ernesto Preatoni. Pompili, interrogato il 25 gennaio, sei giorni prima dell'arresto, aveva affermato di non sapere se Ghioni gli avesse dato l'ordine di attaccare il sistema Rcs. ''Ghioni mi chiamo' - ha precisato - e mi disse che c'era stato un problema con l'Authority delle comunicazioni, e mi disse che aveva bisogno di fare un'attivita' di controllo e monitoraggio e quindi aveva bisogno di me, Rocco Lucia, e Alfredo Melloni a Milano''. Nell'interrogatorio di garanzia del primo febbraio, all' indomani del suo arresto, anche Pompili affronta la questione Vodafone: ''Ghioni all'inizio del 2004 ci disse che c'era stato un problema con Vodafone; in quell'occasione parlammo di punti comuni tra Tim e Vodafone, cercammo di capire se era possibile verificare'' se si poteva ''entrare in Vodafone per capire''. Melloni, invece, riguardo alla questione Rcs, sempre il primo febbraio ha sostenuto: ''Fu Ghioni a dirmi che bisognava fare un'attivita' per Rcs.(...). Penso che gli interessi fossero stati economici. Ghioni mi ha detto che era interesse raccogliere il maggior numero di informazioni. Non so se Ghioni andasse a vendere a Rcs servizi''. Quanto a Vodka Red, anche lui ha ribadito che l'operazione si riferiva a Vodafone, aggiungendo pero': ''sull'intrusione del punto di accesso di Vodafone di Ivrea non so dire nulla''. Quanto a Sasinini, la Procura, nell'insistere sulla sua richiesta di arresto in carcere (dal 18 gennaio e' ai domiciliari) nell'appello al Riesame contro l'ordinanza del gip, ha sostenuto di non escludere anche la sua ''responsabilita'' nell'attacco ad Rcs. I pm inoltre sottolineano che ''una conferma della catena di comando che ha generato le indagini illegali ''su Massimo Muchetti e Rosalba Casiraghi, e ''(indirettamente) l'attacco informatico'', arriva dalle dichiarazioni di Francesco Silvestri, giornalista collaboratore di Sasinini, dello scorso 19 gennaio. ''Per quanto riguarda Mucchetti, - aveva messo a verbale Silvestri - Tavaroli fece presente a me e a Sasinini che vi era interesse da parte del presidente ad avere informazioni sul giornalista''. Sul conto di Vittorio Colao ''Tavaroli - aveva proseguito Silvestri - chiese a Sasinini e a me di acquisire dati biografici e professionali allorquando questi divenne ad della Rcs, in quanto la presidenza era interessata a conoscere quali dinamiche si muovessero all'interno del Corriere della Sera''.

L'Agi e l'Eni

COMUNICATO DEL COMITATO DI REDAZIONE =(AGI) - Roma, 10 feb. - Il cdr dell'Agi esprime grandepreoccupazione per la notizia di una possibile, prossimaassunzione, con la qualifica di vicedirettore, del dottorRoberto Iadicicco e chiede un incontro urgente al verticeaziendale per avere conferma e ulteriori dettagli in merito. In oltre 50 anni di storia, questa testata non aveva maivisto affiancati al direttore responsabile ben trevicedirettori. Non solo, la nuova figura professionale, checertamente incidera' in maniera non irrilevante sul costo dellavoro dell'azienda, arriva in agenzia a meta' di un pianoquadriennale di esodi incentivati, che ha pesato in manieranegativa sugli ultimi bilanci dell'Agi e che ha prodottol'uscita di 16 colleghi, ai quali si aggiungeranno altri 7 neiprossimi sei mesi, privando l'agenzia di esperienze,professionalita' e unita' operative e mettendo alla frusta laredazione. Il cdr, che da mesi chiede chiarezza e trasparenza sullereali intenzioni dell'azienda, della direzione e dell'Eni,nella sua veste di editore, in merito al futuro dell'Agi, none' disposto ad accettare decisioni improvvise, illogiche e nonconcordate, che possano ledere la dignita' professionale eumana di ogni singolo giornalista della redazione. La notizia dell'assunzione del dottor Iadicicco giunge,inoltre, contestualmente alla imminente presentazione di unpiano industriale quadriennale, da parte dell'amministratoredelegato, dottoressa Daniela Viglione, che il direttoreresponsabile ha preannunciato al cdr, pur non entrando neidettagli, come una medicina molto amara: conferma dellariduzione dell'organico redazionale, come prevede il piano diesodi, riduzione delle sostituzioni per ferie e malattie edelle collaborazioni esterne. Tutto cio' rende ancora piu' allarmante la decisione presadall'azienda di aprire i cordoni della borsa per l'assunzionedi un terzo vicedirettore che, nel pieno rispetto per laprofessionalita' del dottor Iadicicco, non costituisce laprimaria esigenza dell'Agi in questo momento. E' per questo, che il cdr chiede al vertice aziendale e aldirettore responsabile di vagliare meglio le scelte sul pianodel rafforzamento della redazione e di procedere, al piu'presto, alla sostituzione dei colleghi prepensionati, con uncongruo numero di assunzioni, in linea con quanto prevede ilpiano di esodi incentivati. Soluzioni come quella prospettatavanno in direzione opposta al rafforzamento della redazione esembrano rispondere a logiche, esterne all'agenzia, che l'Aginon registrava piu' da molti anni.

Tuesday, February 06, 2007

gay

ROMA, 6 FEB - ''I gay sono tutti dall'altra parte...''. Una battuta. Una delle tante pronunciata da Silvio Berlusconi dalla sua 'discesa in campo' del 1994. Ma come gia' in passato, anche stavolta, le sue parole hanno scatenato un'ondata di polemiche. Il Cavaliere e' a Monza per la presentazione del candidato alla poltrona di sindaco del centrodestra, Marco Maria Mariani. Ed e' proprio il secondo nome di Mariani che provoca l'ironia del leader di Forza Italia. ''Mi piace il tuo secondo nome - premette con un sorriso sornione - Perche' ha un che' di femminile e le donne hanno piu' intuito, il tipico intuito femminile che gli uomini non hanno e nemmeno i gay...''. Poi la battuta, sottolineata da un grande sorriso ammiccante alla platea: ''Ma i gay - ha detto Berlusconi con un ampio gesto del braccio - sono tutti dall'altra parte...''. Le agenzie riportano la frase e le reazioni dell'Unione non si fanno attendere. Il primo a dar fuoco alle polveri e' Franco Grillini: ''Magari stessero tutti dalla nostra parte'', dice il deputato diessino, presidente onorario dell'Arcigay, spiegando che ben il 70% degli omosessuali ha votato il centrodestra. Il Verde Angelo Bonelli preferisce puntare sul campo avversario, suggerendo a Berlusconi di ''guardarsi attorno, anche tra i suoi uomini piu' fidati che proprio etero non sono''. Ricorre al sarcasmo Vladimir Luxuria, deputato transgender di Rifondazione comunista: ''Sicuramente quelli di sinistra sono dei coglioni gay'', scherza, riferendosi alla battuta detta da Berlusconi in chiusura di campagna elettorale. Duro, invece, Franco Monaco dell'Ulivo: ''Berlusconi conferma il suo invincibile istinto al degrado sino all'imbarbarimento del costume''. Furente Enrico Oliari, leader di GayLib, l'associazione che raccoglie gli omosessuali della Cdl, secondo il quale ''ogni qualvolta Berlusconi tenta di rendersi simpatico, manca l'obiettivo''. Non e' la prima volta che Berlusconi 'inciampa' su battute legate all'omosessualita'. E' l'aprile del 2000 quando dalla 'Nave azzurra' racconta una barzelletta che scatena l'ira di molte associazioni gay. ''Un malato di Aids va dal medico e gli chiede: 'Dottore cosa posso fare per la mia malattia?'; il medico risponde: 'Faccia delle sabbiature'. 'Ma dottore, mi faranno veramente bene?'. 'Bene no, ma sicuramente si abituera' a stare sotto terra'''. Le polemiche travolgono la crociera elettorale di Berlusconi con la violenza di uno tsunami. Passano gli anni, ma non la voglia di umorismo del Cavaliere. E' il marzo del 2005. Al termine di un estenuante vertice europeo a Bruxelles, Berlusconi esce dal palazzo del Justus Lipsus evitando accuratamente dichiarazioni politiche, ma non le battute: ''Se uno vuole santificarsi in Italia deve essere sia gay che di sinistra...''. E' giu', nuove polemiche. L'ultima battuta, nel maggio dello scorso anno. Ad Arcore per presentare il candidato sindaco Marco Rocchini, Berlusconi torna sull'argomento: ''Mi hanno accusato di tutto: mi hanno dato del mafioso e della persona poco perbene, tranne che sono gay...''. L'ironia della sorte e' che in politica il presidente di Fi ha sempre difeso i diritti degli omosessuali. Pur dichiarandosi contrario ad una legge sui Pacs, infatti, ha lasciato liberta' di coscienza ai suoi deputati sottolineando piu' volte pero' che ''non si devono in alcun modo discriminare gli omosessuali''. (ANSA).

Spianata

MO: SPIANATA MOSCHEE,DA SECOLI POLVERIERA FRA RELIGIONI/ANSA
(di Francesco Cerri) (ANSA) - GERUSALEMME, 10 APR - Solo poche decine di metriquadrati di polvere e roccia, ma anche uno dei luoghipotenzialmente piu' esplosivi del pianeta, da duemila anni conteso fra ebrei, musulmani e cristiani. La Spianata delle Moschee, uno spazio rettangolare di 14ettari nel cuore della Citta' Vecchia di Gerusalemme, oggi e'sfuggita a una nuova, grave crisi. Il mondo arabo era pronto ainsorgere se centinaia di zeloti ebrei fossero riusciti aoccuparla per rivendicare il diritto di pregare anche loro sulsito del Tempio di Salomone. Il massiccio dispiegamento di forzedeciso dal governo israeliano ha impedito il peggio. Mal'estrema destra religiosa ebraica promette di ritentare, forsegia' per la Pasqua ebraica, a fine aprile. Per i musulmani, che la chiamano Al-Haram al-Charif (IlNobile Santuario), e' il terzo luogo piu' sacro dopo la Mecca eMedina. Ospita la Moschea di Al Aqsa e la Moschea della Rocciada dove, secondo le scritture, il profeta Maometto ascese incielo. Qui i musulmani ritengono sia rimasta impressa nellaroccia l'orma di Maometto. Per gli ebrei e' il Monte del Tempio,il luogo piu' sacro perche' si considera che qui si ergesse2.500 anni fa il Tempio di Salomone, all'interno del quale sitrovava, nel Sancta Sanctorum, l'Arca dell'Alleanza. Gliarcheologi non ne hanno ancora trovato la prova definitiva,mentre e' certo che sulla Spianata venne costruito 2 millenni fae poi distrutto dai romani il secondo tempio, quello di ReErode, di cui restano oggi le fondamenta occidentali, il Murodel Pianto, il luogo di preghiera piu' venerato dagli ebrei. Stando alla Bibbia, il Tempio di Salomone era stato costruitoattorno alla roccia sulla quale Abramo si dichiaro' disposto acompiere il sacrificio del figlio Isacco se Dio l'avesserichiesto. E nel Tempio, secondo le scritture cristiane, Gesu'insegno' dopo averne allontanato i mercanti. La tradizione vuole che dopo la conquista di Gerusalemme daparte dei crociati, l'orma di Maometto venne riconosciuta comela traccia di un piede di Cristo e la Moschea della Rocciadivenne una chiesa. Al Aqsa fu trasformata nella residenza diGoffredo di Buglione e poi nel quartier generale dei Templari. Per due millenni la Spianata e l'insieme della Citta' Santadi Gerusalemme sono stati al centro di guerre di conquista e direligione, con grande spargimento di sangue. I tre luoghi sacridelle tre religioni monoteiste - le Moschee della Spianata per imusulmani, il Monte del Tempio e il Muro del Pianto degli ebrei,il Santo Sepolcro con la tomba di Gesu' e il Golgota per icristiani - si trovano a poche decine di metri l'uno dall'altroin linea d'aria. Nel 1967, quando Gerusalemme Est con la citta' vecchia venneconquistata ed annessa dal giovane stato di Israele, la Spianatarimase sotto l'amministrazione di una fondazione musulmana, ilWaqf. Israele assunse formalmente solo la responsabilita' dellasicurezza. Allora infatti i rabbini piu' autorevoli decisero divietare l'accesso del Monte del Tempio agli ebrei nel timore chepotessero calpestare il Sancta Sanctorum, commettendo cosisacrilegio. Da allora pero', nonostante i rabbini capo abbiano anche direcente confermato il divieto, diversi esponenti religiosi hannoformulato un parere diverso, e cioe' che alcune aree dellaSpianata non possono certamente avere ospitato il SanctaSanctorum e l'Arca, e possono quindi essere lecitamente adibitealla preghiera dei fedeli. L'estrema destra religiosa rivendica quindi che anche agliebrei venga riconosciuto il diritto di pregare in alcune areedel Monte del Tempio. Una richiesta respinta dal governoisraeliano, e ritenuta sacrilega dal mondo musulmano, pronto adopporsi ad ogni costo. Se gli zeloti ebrei oggi fossero riuscitiad occupare la Spianata, i gruppi armati palestinesi avevanoannunciato che avrebbero scatenato la terza intifada. I palestinesi considerano che sulla Spianata abbia avutoinizio la seconda intifada, quella dei kamikaze, dopo lapasseggiata che vi fece il 28 settembre 2000 l'allora capodell'opposizione israeliana Ariel Sharon. Gli analistiisraeliani affermano invece che quello fu solo un pretesto eche la rivolta fosse gia' stata preparata da tempo dall'alloraleader palestinese Yasser Arafat.(ANSA).

Friday, February 02, 2007

TURCHIA: PAMUK, PREMIO NOBEL SCHIAFFO A NAZIONALISTI

ANKARA, 2 FEB - La assegnazione del premio Nobel per la letteratura, nell'ottobre scorso, a Orhan Pamuk, se da un lato fu per molti turchi un motivo di orgoglio, suscito' anche malumori e aperte critiche, al punto che le piu' alte autorita' preferirono evitare ogni manifestazione di esultanza per non urtare i sentimenti dei nazionalisti piu' accesi. I nazionalisti turchi ''puri e duri'' considerano Pamuk una loro bestia nera e lo hanno spesso accusato di inseguire il premio Nobel con dichiarazioni politiche adatte a captare consensi tra i politici e gli intellettuali europei ed, in specie, di quelli nordeuropei. Era questo il proposito - secondo i nazionalisti turchi - della famosa intervista rilasciata da Pamuk nel febbraio 2005 ad una rivista svizzera: ''Un milione di armeni e 30.000 curdi sono stati uccisi in queste terre, e nessuno osa dirlo a parte me''.Quella dichiarazione suscito' polemiche e un processo per ''offesa all'identita' turca'' (per l'esattezza alla 'turchita''), da cui Pamuk e' comunque uscito indenne agli inizi del 2006. Ma quella dichiarazione, che suonava quasi come un riconoscimento del ''genocidio'' (una definizione che Ankara respinge con estrema energia) per i massacri degli Armeni del 1915-1916, gli valse oltre che la duratura ostilita' dei nazionalisti turchi, anche l'opposizione di una buona parte del mondo intellettuale turco, che era stato tacciato di colpevoli silenzi e reticenze. Inoltre molti suoi concittadini non hanno mai nascosto di detestarlo per il suo guardare alla Turchia ed ai turchi con occhi di occidentale e con una lingua di registro troppo elevato. A manifestare la soddisfazione del governo per l'assegnazione del Nobel fu solo il ministro della cultura Mustafa Insen. Poco dopo, interrogato sulla ''sincerita''' di quella soddisfazione rispose: ''Mi riguarda solo il Pamuk romanziere. Le altre sue azioni non mi interessano. Penso che sia un buon romanziere e che sia stato premiato per i suoi romanzi''. (ANSA).

Francobollo

NEW DELHI,02 FEB - Le donne indiane che sposano uomini di origine indiana, ma che vivono e lavorano all'estero, d'ora in poi per recarsi fuori dall'India dovranno apporre sul passaporto uno speciale francobollo che costituira' la prova del loro stato coniugale. La decisione e' stata adottata dal Ministero per la tutela delle donne e lo sviluppo dell'infanzia. Il provvedimento nasce dall'esigenza di tutelare le donne. In India, infatti, la maggior parte dei matrimoni, celebrati solo con rito religioso, non vengono registrati e quindi non hanno effetti legali. Non e' raro che uomini di origine indiana ma emigrati all'estero si rechino in India, anche solo per una vacanza, e sposino una donna indiana. Dopo essersi appropriati della dote (spesso cospicua, come vuole la tradizione locale) spesso abbandonano la moglie senza corrisponderle nemmeno gli alimenti, col pretesto che il matrimonio, non essendo registrato, non e' valido. In altri casi portano la donna con se' all'estero per poi, dopo un breve periodo, rimandarla indietro. Per lottare contro questo tipo di fenomeni, le coppie o anche solo la donna potranno recarsi in uffici pubblici e chiedere il rilascio del francobollo da apporre sul passaporto. Gia' lo scorso anno il Ministero per la tutela della donna aveva proposto che la registrazione dei matrimoni divenisse obbligatoria ma la cosa incontro' la resistenza del Ministero della giustizia. Secondo le stime sarebbero circa 36.000 gli indiani emigrati negli Stati Uniti e circa 24.000 quelli in Gran Bretagna.(ANSA)

IRAQ: NASSIRIYA; LA STRAGE DEL 12 NOVEMBRE 2003(SCHEDA)

(ANSA) - ROMA, 2 feb - Alle 10.45 del 12 novembre 2003 (le 8.45 in Italia) un camion imbottito di esplosivo si lancia a tutta velocita' contro la base 'Maestrale' (ribattezzata 'Animal House'), la palazzina di tre piani che ospita i carabinieri della Msu (Multinational specialized unit) a Nassiriya, in Iraq. Tragico il bilancio dell'attentato: 19 italiani morti (12 carabinieri, 5 soldati e due civili) e 20 feriti, 9 vittime irachene. La piu' grande tragedia per le forze armate italiane dalla fine della seconda guerra mondiale. E' un camion a forzare il posto di blocco all' entrata della base, situata nella vecchia sede della Camera di commercio locale: gli occupanti fanno fuoco contro i militari a guardia dell' ingresso, che rispondono al fuoco. Travolte anche le barriere passive (reti e fili spinati) poste a difesa della struttura, il camion esplode contro la base. Due i kamikaze alla guida del mezzo, carico di 3.500 chili di tritolo ed ordigni di vario tipo. L' esplosione sventra gran parte dell' edificio, posto sulle rive dell'Eufrate, e danneggia una seconda palazzina dove ha sede il comando. Nel cortile molti mezzi militari prendono fuoco. In fiamme anche il deposito delle munizioni. Un cratere appare nel luogo dell' esplosione. Sotto le macerie rimangono 12 carabinieri della Msu (Enzo Fregosi, Giovanni Cavallaro, Alfonso Trincone, Alfio Ragazzi,Massimiliano Bruno, Daniele Ghione, Filippo Merlino, Giuseppe Coletta, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Horatio Maiorana,Andrea Filippa); cinque uomini dell' esercito (Massimo Ficuciello, Silvio Olla, Emanuele Ferraro, Alessandro Carrisi e Pietro Petrucci); due civili, il regista Stefano Rolla, che stava facendo un sopralluogo per un film sulle missioni di pace e l' operatore della cooperazione internazionale Marco Beci. (ANSA).