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ZCZC0253/SXBWIN70189R CRO S0B S04 QBXITRE OMICIDI E UNO STUPRO, IL COLPEVOLE IN FAMIGLIA / ANSAQUATTRO CASI DI VIOLENZA CONTRO DONNE DALL'EMILIA A FOGGIA (ANSA) - ROMA, 22 APR - Song Yuejuan, operaia di 44 anni, l'ha uccisa a coltellate il marito nella loro abitazione a Sant'Antimo, cintura napoletana; Angela Vinciguerra, 49 anni, e' stata massacrata anche lei a coltellate, a casa sua, a Foggia, dall'uomo con il quale aveva avuto una relazione che voleva interrompere; Emanuela De Marco, trans di 37 anni, l'hanno trovata nuda sul divano di casa, a Pescara, qualcuno le aveva fracassato la testa dopo aver avuto un rapporto sessuale con lei e poi averci bevuto un caffe'. Non in casa, ma nell'auto, da un amico di famiglia, e' stata violentata una ragazzina di 16 anni a San Pietro in Casale, nel bolognese. Tra ieri notte e la mattinata di oggi sono quattro le donne che avevano poco e niente in comune, non l'eta', non il paese, non la condizione sociale, a trovarsi accomunate nel subire la violenza di un uomo del quale credevano di potersi fidare, in almeno due casi che addirittura avevano amato. Dopo le due bambine abusate dal vicino di casa, a Roma, e la ragazzina costretta dalla madre per denaro a subire la violenza di uomini anziani, a Palermo, di ieri, la cronaca di oggi conferma con questi quattro casi che le mura domestiche e i partner sono un luogo assai pericoloso, uccidono piu' della mafia, della criminalita' straniera. Infatti, come annunciava il recente rapporto Eures-Ansa, sei omicidi su dieci avvengono in casa, sette donne assassinate su dieci sono state colpite dal partner o da un familiare e, nei casi di violenza sessuale, tre volte su quattro lo stupratore e' un familiare o un conoscente, solo nel 18 per cento dei casi uno sconosciuto. Cosi' e' stato ieri sera per la ragazzina di 16anni che P.M., 41 anni, amico di famiglia ha costretto a salire sulla sua auto, portato in un luogo appartato e violentato. Sono stati il fratello e il fidanzatino della ragazza, che ha assistito alla scena, ad avvertire i carabinieri e poi raggiunto l'uomo e liberato la ragazza prestandole i primi soccorsi. Cosi' per Angela Vinciguerra, madre di tre figli, a quel che sembra dalla prima ricostruzione degli inquirenti che stanno interrogando il presunto omicida, un barista di una cinquantina d'anni, che sembra avesse avuto con lei una relazione che la donna aveva voluto interrompere. Per l'operaia cinese, in Italia, a Sant'Antimo, con un regolare permesso, e' stato addirittura il marito a colpirla a morte. Sono state le tre figlie, minorenni, che erano in casa quando e' avvenuto il fatto, a chiamare i soccorsi. E per Marco, diventato Emanuela, forse un cliente, forse un uomo che amava, di certo uno con il quale aveva appena fatto sesso e bevuto un caffe', a casa sua.(ANSA).
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