henryluise

Monday, November 27, 2006

cossiga

ROMA, 27 nov - ''Mi dimetto contro il capo dello Stato''. Cosi' il primo giugno 2002, in un'affollatissima conferenza stampa, Francesco Cossiga bersagliato dai flash dei fotografi spiego' la sua decisione di dimettersi da senatore a vita in polemica con Carlo Azeglio Ciampi, reo ai suoi occhi di non averlo difeso a dovere dalla Procura di Potenza che indagava sulle tangenti Inail. Una vicenda che aveva investito alcuni parlamentari di diversi partiti, tra cui il suo amico Angelo Sanza, con una serie di intercettazioni telefoniche. In quell'inchiesta anche Cossiga pare sia stato intercettato indirettamente tre volte come denunciarono due parlamentari Niccolo' Ghedini di Forza Italia e Giovanni Kessler dei Ds della Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera. Ma da Potenza, il 5 giugno, il sostituto procuratore Henry John Woodcock, dopo che Cossiga aveva sollevato il caso con le sue dimissioni', affermo' che non era stata ''utilizzata nessuna intercettazione nella quale un qualsivoglia parlamentare risulti come interlocutore''. In quei giorni, comunque, voci e indiscrezioni sull' inchiesta di Potenza occupavano le prime pagine dei giornali e Cossiga, nella conferenza stampa, sostenne che ''Ciampi avrebbe dovuto dire che riconosce le prerogative dei parlamentari, che hanno diritto a non essere intercettati e a non essere sbattuti in prima pagina sulla base di veline dei Ros e dei magistrati, e avrebbe dovuto anche riconoscere il diritto di critica che ha ogni cittadino e ancora di piu' ogni parlamentare''. Per convincerlo a tornare indietro c'era un'unica possibilita': ''Ciampi - rispose ai cronisti - mi dovrebbe chiedere scusa, venire a casa mia e riconoscere che ho ragione''. L'ex capo dello Stato era cosi' determinato nella sua decisione che annuncio' di voler disertare la cerimonia al Quirinale in occasione della Festa della Repubblica. ''Ho detto e confermo - disse - che non mettero' mai piu' piede al Quirinale e mai piu' avro' rapporti con il presidente della Repubblica finche' Ciampi, che a me tutto deve, rimarra'''. ''Il giorno che lascera' la presidenza riprendero' i miei rapporti con il Quirinale'', assicuro' Cossiga che nell'occasione se la prese anche con la signora Franca che aveva accennato al suo stato emotivo. ''Io non ho difficolta' a dire - ironizzo' il senatore a vita dimissionario - che come altri grandi del passato, Churchill, Dostojewski, Nioetzche e altri, ho sofferto due o tre crisi depressive non bipolari. Ma non le ho mai fronteggiate come Churchill che si ingozzava con champagne e cognac. Casomai preferisco il whisky...''. Anche in quell'occasione, Cossiga chiari' che si dimetteva ma senza lasciare la politica, e sostenne che era possibile dimettersi da senatore a vita. ''I lavori dell' Assemblea Costituente - spiego'- sono chiarissimi a questo riguardo: non c'e' dubbio che un senatore a vita puo' dimettersi e che le sue dimissioni possono essere accettate. C'e' un principio generale secondo cui nessuno puo' essere obbligato a ricoprire una carica''. Ma l'assemblea del Senato, che dibatte' a lungo sulla possibilita' di dimettersi da una carica che viene assegnata di diritto dopo il settennato al Quirinale, risolse il problema respingendo il 19 giugno le dimissioni con 165 voti contrari, 57 a favore e cinque astenuti. Dal Quirinale filtro' l'apprezzamento per la decisione dei senatori e il giorno dopo il presidente del Senato Marcello Pera si incontro' con il senatore a vita e lo convinse a non reiterare le sue dimissioni.

Friday, November 24, 2006

gatto

Londra, 24 nov. (Ap) - Diciassette giorni chiuso in un container,dal porto israeliano di Haifa a quello inglese di Whitworthinclusa una lunga sosta a Liverpool. E' il viaggio impossibilecompiuto da un gatto, sbucato fuori con il pelo bianco arruffatooggi all'apertura delle merci.

Ziggy, lo ha chiamato chi lo ha preso in cura dopo che imagazzinieri hanno impiegato 5 ore per riacciuffarlo(comprensibilmente spaventato, è schizzato fuori e si è nascostoancora). Per il colore diverso degli occhi, come quelli di ZiggyStardust alias Dawid Bowie.

Nel container ci è finito in una fabbrica di Afula, in Israele,il 31 ottobre. E' rimasto prigioniero per 17 giorni, prima dirivedere la luce. Disdratato, quasi morto di fame e terrorizzato.Ma è sopravvissuto: 'Penso che abbia utilizzato una delle sue 9vite', ha commentato un responsabile della Società per laprevenzione delle crudeltà sugli animali; nello specifico,sembrerebbe, auto-inflitta.

spie

New York, 24 nov. (Apcom) - Il suo nome non era James Bond, mala spia delle spie è esistita per davvero, negli anni della BelleÉpoque. Il tenente Sidney George Reilly, soprannominato l'assodelle spie, russo di nascita e avventuriero per vocazione, fuufficialmente una spia per i servizi segreti britannici ma almenoaltre quattro nazioni avrebbe fatto conto sul suo talento. IanFleming si è ispirato alla sua carriera per il suo personaggio di007. Ma fece una brutta fine.

Nel settembre del 1925, agenti sotto copertura dell'Ogpu,antenato della Cheka, lo attirarono nella Russia bolscevicafingendosi oppositori anti-comunisti. Superato il confine con laFinlandia fu immediatamente catturato, trasportato nella prigionedi Lubjanka. A lungo torturato durante i due mesi di carcere,finalmente giustiziato in una foresta nei pressi di Mosca nelnovembre dello stesso anno.

Durante la prima Guerra Mondiale, anche la celebre danzatriceesotica Mata Hari morì da spia. Il suo passaporto neutrale (eranata in Olanda) e i numerosi amanti ai vertici degli eserciti dimezza Europa le offrirono più di un vantaggio nel mestiere diagente segreto, ma per poco: sospettata di essere unadoppiogiochista al servizio di tedeschi e francesi, fu arrestatanel 1917 a Parigi e finì davanti a un plotone di esecuzione.

Il primo dramma di spionaggio della storia britannica è statoforse scritto in piena era elisabettiana. Il protagonista è unodei maestri della letteratura, Christopher Marlowe, (1564-1593)poeta e drammaturgo, l'autore del 'Doctor Faustus' anche unaspia. O almeno questo vuole la leggenda, che nel caso di Marlowesi intreccia alla realtà. Fu ucciso in una locanda di campagna aDeptford, nei pressi di Londra. Ferito con una coltellata inpieno volto, apparentemente per una disputa sul conto dellalocanda.

Marlowe però sarebbe stato una spia al servizio della regina.Sarebbe stato reclutato all'università di Cambridge dai servizisegreti in un momento in cui si moltiplicavano i complotti delleforze cattoliche contro il regno d'Inghilterra e l'Olanda. Fuverosimilmente coinvolto in una congiura che finì con ladecapitazione di Maria Stuart nel 1587, ed il conseguentetentativo della Spagna d'invadere l'Inghilterra nel 1588. Era ingioco la supremazia spagnola sulle colonie del Nuovo Mondo.

I commensali di Marlowe la sera della sua morte erano uncorriere segreto della regina, un ricettatore e agente segreto eil capo dei servizi segreti.

Un caso che infiammò l'America in pieno maccartismo è quello diJulius e Ethel Rosenberg. I due coniugi newyorchesi, ebrei edichiaratamente comunisti, furono condannati a morte con l'accusadi aver rivelato segreti nucleari al Kgb. I Rosenberg finironosulla sedia elettrica nel 1953, sebbene ci fossero dubbi sulleloro responsabilità, soprattutto quelle di Ethel, e anche Pio XIIavesse chiesto di bloccare l'esecuzione. Si tratta degli unicicivili americani giustiziati per spionaggio durante la GuerraFredda.

resistenze

UDINE, 24 NOV - Lina Dalla Pozza, il cui nome e' strettamente legato al fratello gemello Gianni Ardigo' (Dick), leggendario comandante dei partigiani della Osoppo, con il quale condivise il periodo della lotta armata con il nome di copertura di Maria Bonvicini, e' morta a Grosseto, dove si era trasferita con il marito, Rino Montello. Lo rende noto l' Associazione partigiani Osoppo Friuli. Oriunda di Ronchis di Latisana (Udine), Lina Dalla Pozza avrebbe compiuto 80 anni il prossimo 7 dicembre. Tra il gennaio e il febbraio 1945, quando il fratello fu catturato e rinchiuso nelle carceri di Padova - si ricorda nella nota - Lina assunse la guida degli uomini posti al suo comando dando quindi continuita' all' azione di attacco e sabotaggio ai presidi tedeschi della zona. Collaboro' attivamente con le missioni alleate e in particolare con quella distinta in codice ''Fabio-Sergio'' il cui responsabile Vinicio Lago trovo' morte ancor oggi poco chiara il primo maggio 1945. Opero' anche a fianco della missione ''Antonio'' (Pio Ferrari) che la storiografia indica come la piu' importante della regione. A guerra finita, motivi di lavoro la obbligarono a trasferirsi a Grosseto, dove nacque l' unica figlia, Maria Luisa, e dove il marito aveva trovato lavoro presso l' Ente Maremma. La salma sara' sepolta al cimitero di Ronchis di Latisana.

Thursday, November 23, 2006

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RUTIGLIANO (BARI), 23 NOV - Un giovane di 24 anni,di Bari, imputato in un procedimento per 'furto aggravato in abitazione', e' stato scoperto mentre fumava uno spinello nella sezione distaccata del tribunale di Rutigliano. A quanto si e' saputo, durante un'udienza, il giovane si e' allontanato per andare in bagno. Non vedendolo tornare, i carabinieri hanno fatto un controllo e lo hanno scoperto a fumare uno spinello. Il giovane e' stato segnalato alla prefettura e denunciato per la violazione della normativa antidroga e per inosservanza di quanto previsto dall'obbligo di dimora. (ANSA).

Wednesday, November 22, 2006

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Nuova Delhi, 22 nov. (Apcom) - I giornali indiani oggi sonoricchi di dettagli sullo speciale menù indo-cinese preparato ierisera in onore di Hu Jintao dai cuochi del Rashtrapati Bhawan, ilmonumentale palazzo presidenziale di Nuova Delhi. Tra un 'chickenmanchurian' e un 'Rogan josh' i leader dei due Paesi più popolosidel pianeta hanno alzato i calici a una nuova era di relazionipolitiche e economiche. Cina e India sono oggi al centrodell'attenzione mondiale per il loro tasso di crescita record,per la crescente domanda di beni di consumo e per l'abbondanza diuna mano d'opera a basso prezzo. Le loro economie sonocomplementari: la Cina come polo della produzione manifatturierae l'India per i servizi come l'informatica e le alte tecnologie.Entrambe sono interessate a procurarsi al più presto nuove fontidi approvvigionamento energetico per sostenere la loroindustrializzazione. E quello che è più importante condividonoanche la stessa visione di un mondo multipolare, in cui nonesiste più una sola superpotenza, ma una rete di alleanze che sicontrobilanciano.

Oltre che realtà geo-economica, Cindia aspira a diventare ancheuna protagonista sulla scena politica internazionale, anche seper ora rimangono ancora molti spigoli che questo summit tra HuJintao e Manmohan Singh non è riuscito a smussare. Uno di questiè l'annosa questione territoriale delle aree di confine, inparticolare dello stato dell'Arunachal Preadesh che Pechinocontinuerebbe a rivendicare in nome della continuità territorialee religiosa con la regione del Tibet. Nella dichiarazione comune,che elenca 10 punti di intesa, i due Paesi hanno deciso di'accelerare' i negoziati sui confini avviati tre anni fa.

Ci sono invece stati passi in avanti sul rafforzamento dellacooperazione in materia di nucleare civile 'che sarà estesaattraverso un approccio innovativo'. Parole che Nuova Delhi hainterpretato come un tacito consenso di Pechino all'intesaindo-americana sulla fornitura di tecnologia nucleare che difatto concede all'India lo status di potenza atomica nonostantele sanzioni imposte dopo i test atomici del 1974 e 1998 e pur nonavendo mai aderito al Trattato di Non Proliferazione. L'accordo,fortemente sostenuto da George Bush, ha ricevuto l'okey delCongresso americano, ma ha bisogno ora dell'appoggio dei 44 Paesidel Nuclear Suppliers Group (Gruppo dei Fornitori Nucleari) perdiventare effettivo. La Cina, che in passato aveva già fornitouranio al reattore indiano di Tarapur, è uno dei Paesi principalidi questo club e il suo consenso è considerato fondamentale.Rimane invece immutata la posizione indiana sul Tibetriconosciuto 'come parte integrante della Cina' e sull'impegno 'anon permettere ai rifugiati tibetani di condurre attivitàpolitiche anticinesi in India'. Una promessa quest'ultima, che èampiamente disattesa visto che il governo tibetano in esilio dal1959 ha sede a Daramshala, ai piedi dell'Himalaya indiano. Adoscurare il progetto politico di Cindia sono anche le relazionicon il Pakistan, tradizionale alleato di Pechino che sta oracercando di farne una base strategica per l'accesso ai Paesi delGolfo attraverso la costruzione del porto di Gwadar, nellatormentata regione del Baluchistan.

Dopo aver visitato oggi il celebre Taj Mahal, ad Agra, excapitale degli imperatori Mogul e incontrato gli industrialiindiani a Bombay, Hu si recherà domani a Islamabad per unamissione di tre giorni. La tappa pachistana è vista con una certaapprensione negli ambienti diplomatici indiani. Il presidentecinese si recherà a Gwadar per visitare il porto e la nuova basenavale e poi discuterà anche di nuovi progetti per centralinucleari. Nuova Delhi teme che Pechino voglia avviare un pattosul nucleare con Islamabad per compensare quello degli StatiUniti con l'India.

Come spesso ricordano gli analisti politici indiani, tra Cina eIndia rimane una diffidenza reciproca. Lo si è visto anche daalcuni dettagli del protocollo. Il primo ministro Manmohan Singhnon si è recato all'aeroporto per ricevere Hu, come aveva fattoper Bush. I due leader, anche durante la conferenza stampa, sonoapparsi molto distanti e rigidi. Al di la delle promesse, peresempio, quella di raddoppiare l'interscambio a 40 miliardi didollari nel 2010 e di creare una zona di libero scambio, anche incampo commerciale la costruzione di Cindia presenta delle falle.Pechino ha accusato la politica di discriminazione indiana versogli investimenti cinesi. In particolare, gli indiani avrebberochiuso le porte alle aziende cinesi interessate alla costruzionedel nuovo terminal portuale di Vizhinjam, in Kerala, sulla costaoccidentale. La decisione è stata contestata dai partiticomunisti che appoggiano dall'esterno il governo di ManmohanSingh, che proprio oggi è arrivato al giro di boa del mandato dicinque anni.

Monday, November 20, 2006

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(ANSA-REUTERS) - BAGHDAD, 20 NOV - Uno dei piu' noti comici televisivi iracheni e' stato ucciso a colpi di arma da fuoco mentre si stava recando al lavoro. Lo ha riferito la polizia della capitale. Il comico si chiamava Walid Hassan. Il suo show basato su sketch in cui veniva fatta la caricatura di personaggi famosi e gente comune era considerato un programma imperdibile per coloro che nel martoriato Iraq cercavano nel giorno festivo del venerdi' un minimo di evasione. Hassan riusciva a fare ridare sulle violenze settarie, sulla corruzione dei politici, sui continui blackout energetici e su tutti i guai che capitano a qualunque iracheno impegnato a divincolarsi nel caos della vita di tutti i giorni. Il comico e' stato trovato in un quartiere occidentale di Baghdad con tre ferite da arma da fuoco in testa, hanno fatto sapere dal canale televisivo Sharkiya di cui era direttore, nonche' produttore. di programmi. Numerosi giornalisti e impiegati di Sharkiya sono stati uccisi negli ultimi anni, come e' avvenuto peraltro anche per i giornalisti di altri organi di stampa. Il canale e' di proprieta' di un iracheno residente a Londra ed ha una linea editoriale che si puo' definire indipendente sebbene alcuni affezionati spettatori vi colgano una simpatia per il punto di vista della minoranza sunnita. ''Ci sentiamo tutti a rischio. Tutti abbiamo la tentazione di lasciare la stazione'', ha commentato un giornalista di Sharkiya. La sorella del comico ucciso ha detto di non capire quale possa essere stato il movente dell'assassinio. ''Perche' l'hanno ucciso ? Non se la prendeva con nessuno. Non ha nulla a che vedere con gli sciiti o con i sunniti. Non gli importavano queste cose. Era solo un attore che si batteva per l'Iraq, il suo popolo e la sua famiglia''.

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Islamabad, 20 nov. (Ap) - Il Pakistan si appresta a cambiare lalegge sullo stupro, togliendo la competenza alle Corti islamichee l'obbligo per le vittime della violenza di presentare 4testimoni per avere giustizia. E le musulmane integralistescendono in piazza per protestare.

Almeno 800 donne hanno manifestato oggi nel centro di Islamabad.Tutte seguaci del gruppo Jamaat-e-Islami, molte col viso copertoo con il velo nero integrale. Leggi non-islamiche in un paeseislamico sono inaccettabili', l'unico slogan.

In base alla proposta del governo, già approvata da una delledue Camere del Parlamento, la legge in vigore dal 1979 verràemendata in alcuni dei punti più controversi. Lo stupro saràricondotto al giudizio di tribunali civili, nell'ambito dellenorme del codice penale. Ma non solo: verrà eliminata lapossibilità di essere condannate a morte in caso di rapportisessuali fuori dal matrimonio.

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Islamabad, 20 nov. (Ap) - Il Pakistan si appresta a cambiare lalegge sullo stupro, togliendo la competenza alle Corti islamichee l'obbligo per le vittime della violenza di presentare 4testimoni per avere giustizia. E le musulmane integralistescendono in piazza per protestare.

Almeno 800 donne hanno manifestato oggi nel centro di Islamabad.Tutte seguaci del gruppo Jamaat-e-Islami, molte col viso copertoo con il velo nero integrale. Leggi non-islamiche in un paeseislamico sono inaccettabili', l'unico slogan.

In base alla proposta del governo, già approvata da una delledue Camere del Parlamento, la legge in vigore dal 1979 verràemendata in alcuni dei punti più controversi. Lo stupro saràricondotto al giudizio di tribunali civili, nell'ambito dellenorme del codice penale. Ma non solo: verrà eliminata lapossibilità di essere condannate a morte in caso di rapportisessuali fuori dal matrimonio.

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Islamabad, 20 nov. (Ap) - Il Pakistan si appresta a cambiare lalegge sullo stupro, togliendo la competenza alle Corti islamichee l'obbligo per le vittime della violenza di presentare 4testimoni per avere giustizia. E le musulmane integralistescendono in piazza per protestare.

Almeno 800 donne hanno manifestato oggi nel centro di Islamabad.Tutte seguaci del gruppo Jamaat-e-Islami, molte col viso copertoo con il velo nero integrale. Leggi non-islamiche in un paeseislamico sono inaccettabili', l'unico slogan.

In base alla proposta del governo, già approvata da una delledue Camere del Parlamento, la legge in vigore dal 1979 verràemendata in alcuni dei punti più controversi. Lo stupro saràricondotto al giudizio di tribunali civili, nell'ambito dellenorme del codice penale. Ma non solo: verrà eliminata lapossibilità di essere condannate a morte in caso di rapportisessuali fuori dal matrimonio.

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Islamabad, 20 nov. (Ap) - Il Pakistan si appresta a cambiare lalegge sullo stupro, togliendo la competenza alle Corti islamichee l'obbligo per le vittime della violenza di presentare 4testimoni per avere giustizia. E le musulmane integralistescendono in piazza per protestare.

Almeno 800 donne hanno manifestato oggi nel centro di Islamabad.Tutte seguaci del gruppo Jamaat-e-Islami, molte col viso copertoo con il velo nero integrale. Leggi non-islamiche in un paeseislamico sono inaccettabili', l'unico slogan.

In base alla proposta del governo, già approvata da una delledue Camere del Parlamento, la legge in vigore dal 1979 verràemendata in alcuni dei punti più controversi. Lo stupro saràricondotto al giudizio di tribunali civili, nell'ambito dellenorme del codice penale. Ma non solo: verrà eliminata lapossibilità di essere condannate a morte in caso di rapportisessuali fuori dal matrimonio.