henryluise

Monday, October 15, 2007

mail

Perche' si verifichi l'ipotesi di denigrazione e di lesione dell'immagine di una Asl da parte di un suo dipendente ''occorre che le comunicazioni ritenute lesive siano rese note a persone estranee all'amministrazione e raggiungano l'opinione pubblica''. Non basta percio' ''una lettera a contenuto diffamatorio rinvenuta in un computer di servizio, predisposta per essere inviata al direttore di un giornale senza che il proposito sia stato attuato''. Con questa motivazione il Consiglio di Stato (con sentenza n.4275/2007) ha cancellato la sanzione della sospensione temporanea dal servizio inflitta da una Asl di Mantova a un suo dipendente, coadiutore sanitario, nel cui computer di servizio era stata scoperta ''una lettera a contenuto diffamatorio dell'ente'', mai spedita, ''nella quale erano riferite irregolarita' nello svolgimento dei concorsi, nella ricostruzione della carriera dei dipendenti e nell'utilizzo del fondo di incentivazione''. L'interessato aveva riconosciuto di essere l'autore della lettera. Il provvedimento di sospensione nei suoi confronti ''per comportamento scorretto e denigratorio'' era stato adottato ''perch‚ era necessario verificare la mancata divulgazione del documento e l'inesistenza di altri documenti di analogo contenuto''. Una motivazione carente per il Consiglio di Stato, al quale il sanitario si era rivolto dopo l'insuccesso in prima istanza al Tar di Brescia. Infatti, secondo i giudici d'appello, ''la mancata pubblicazione dello scritto e di qualsivoglia sua esternazione doveva portare ad escludere che l'amministrazione avesse subito un pregiudizio e che il pubblico dipendente avesse tenuto un comportamento infedele o scorretto''. Inoltre ''l'uso del computer in dotazione del funzionario, fuori dall'ordinario orario di servizio, per redigere un documento di poche righe, non appare avere una qualche rilevanza disciplinare''.(ANSA).

Tuesday, October 09, 2007

sangue

Operato al cuore ma senza trasfusioni di sangue perche' figlio di Testimoni di Geova. Il paziente, un bambino di tre anni con una grave cardiopatia, ora si trova in buone condizioni di salute. L'eccezionale intervento di cardiochirurgia, portato a termine con successo dall'equipe del professor Piero Abbruzzese, e' stato eseguito all'ospedale infantile Regina Margherita di Torino. L'operazione, particolarmente complessa, ha avuto una durata di nove ore ed e' stata resa possibile dall'utilizzo di moderne tecniche chirurgiche che permettono di escludere il ricorso a trasfusioni di sangue.



In certi casi le trasfusioni di sangue potrebbero essere dannose, perche' il sangue donato perde un gas che consente il trasferimento di ossigeno ai tessuti. La scoperta è della Duke University e pubblicata sulla rivista 'Proceedings'. Il sangue puo' salvare una vita, pero' non aiuta nel modo in cui speravamo e in molti casi puo' essere dannoso, spiegano i ricercatori. La chiave e' l'ossido nitrico, una molecola del sangue che dilata i vasi sanguigni aperti e permette il trasferimento dell'ossigeno dai globuli rossi ai tessuti. Ma i due studi hanno dimostrato che tale gas comincia a scomporsi quasi subito dopo che il sangue e' stato estratto dal corpo del donatore. Il risultato puo' essere infarto e morte e negli ultimi cinque anni, molti studi hanno dimostrato che le persone che ricevono trasfusioni sanguigne hanno piu' probabilita' di soffrire di ictus o infarto.
In certi casi le trasfusioni di sangue potrebbero essere dannose, perche' il sangue donato perde un gas che consente il trasferimento di ossigeno ai tessuti. La scoperta è della Duke University e pubblicata sulla rivista 'Proceedings'. La chiave sarebbe l'ossido nitrico, che dilata i vasi sanguigni e permette il trasferimento dell'ossigeno e che inizierebbe a scomporsi quasi subito dopo che il sangue e' stato estratto dal corpo del donatore. negli ultimi cinque anni molti studi hanno dimostrato che le persone che ricevono trasfusioni sanguigne hanno piu' probabilita' di soffrire di ictus o infarto.