Scrivere
Da quello che mi ha scritto un'amica.
"Io non penso mica di scrivere un libro. Anzi tutti, TUTTI, gli scrittori mi stanno sul culo, anche quelli bravi. Perche per me, uno non si deve dichiarare scrittore o scrittrice, quando parla di un mestiere. Dobbiamo tutti scrivere, siamo tutti artisti.. l'espressione artistica e come l'espressione sessuale o lo sport - fa parte di nostro carattere, è un bisogno. Chi direbbe "Il mio mestiere? Io trombo"? Per me e uguale. E cosi hai ragione, uno scrittore deve esser per forza presuntuoso perche chi scrive deve credersi più intelligente, più perspicace, più sensibile e più dotato degli altri. E spesso non lo sono. Anzi, hai visto le cazzate che vengono pubblicate? Hai ragione anche per quello che hai detto su quella scrittrice del libro che ti ha regalato Mauro ('La ballata delle prugne secche', Pulsatilla, ndr). Ho pensato la stessa cosa quando ne ho letto qualche pagina. Cioè, alla fine è carino, ma niente di speciale, un po' come Briget Jones, no? Pero e cosi - per una casa editrice, meglio uno scrittore o una scrittrice che piace un po' a tutti, che uno o una che è veramente brava ma piu difficile da capire e cioe meno 'marketable', no? E cosi la cultura popolare - fatta per farti sorridere due secondi, e basta. E allora io non voglio scrivere appunto per questo motivo, che non ho niente da dire, oppure, meglio, che non ho niente da dire che non potrebbe essere detto da un altro. E poi anche forse perche credo che alla fine non c'e niente da dire. Punto. Il che non vuol dire che sono nichilista, ma che non credo nella narrativa della vita. La vita è fatta di episodi brevi, no? Non ha un inizio nè una fine, visto che al momento di tutt'e due (la nascita e la morte) noi non ne sappiamo niente. L'idea che la vita ha una forma e una logica è tutta una costruzione. Allora mi sembra falso di costruire narrative cosi.. Però se uno mi pagasse per farlo, lo farei, scriverei anche cazzate, volentieri, ma senza metterci il mio nome e senza nessuna volonta di dichiarmi scrittrice. Se scrivo un blog (flickr.com - pinkerpalliner - click su 'people', ndr), è per passare le ore in un modo divertente, perche poi c'e comunque un certo piacere nel creare qualcosa da niente, no? Io mi ricordo vivamente la gioa che provavo da bambina quando mi davano un foglio bianco e delle mattite, solo per l'idea di creare qualcosa. Non mi importava poi se mia mamma lo buttava via dopo, nè se era uguale a mille altri disegni fatti da altri bambini. E' solo dopo, quando diventi piu grande, che ti viene l'ansia di dovere essere originale, questa illusione del progresso modernista. Che brutto. Non ti lasciano sviluppare in modo tuo perche uno ha gia fatto la stessa cosa 50 anni, 100 anni, 1000 anni fa. Ti bloccano, ti fanno sentire che non hai niente da dire - e a questo punto sono io!"
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